2010. március 31., szerda

Racconti del pane III.

In un post precedente (Racconti del pane II., ancora da tradurre) ho menzionato che in Sicilia per certe feste religiose vengono preparati particolari tipi di pane. Un esempio abbiamo visto l'anno scorso a Pasqua a Vita. Purtroppo le foto non sono granché, ma forse ne daranno un'idea.













2010. március 29., hétfő

Racconto immaginario di vent'anni fa



Mi dai gli occhiali, piccola, cosí vedo meglio la foto? Ah, sí, mi ricordo di quel pomeriggio di maggio… Dopo il circolo di cucito abbiamo fatto una passeggiata, abbiamo rubato una mezz’oretta tutta per noi nell’aria fresca, avevamo voglia di sole. Eravamo allegre e spensierate, giovani. Sará strano vedere la tua bisnonna cosí giovane, vero?

É stato un giorno da ricordare, perché proprio quel giorno ha conosciuto Antonella il suo futuro marito. É stata appena scattata questa foto quando quel giovanotto alto é venuto da noi, ha giá adocchiato Antonella alla fiera invernale. Immaginati, hanno avuto tredici figli! Chi lo pensava mai proprio di Antonella; lei era la piú giovane fra noi… Sta lí un poco dietro, é la seconda da destra.



Accanto a lei sul lato destra della foto c’é Lucrezia col suo viso severo. Era sempre cosí, severa, austera e seria, ma non ho mai conosciuto una donna piú altruista di lei. Non si é mai sposata, era del tutto di sua famiglia: prima badava ai genitori, poi a suo fratello minore, tornato invalido dalla guerra. É sempre stata molto religiosa, ma i suoi ultimi anni passava rinchiusa quasi come un’eremita, usciva solo per andare in chiesa.

Al centro c’é Maria. La conoscevamo appena, veniva a cucire con noi soloper due anni; venivano da campagna, e poi sono ripartiti. Non abbiamo sentito mai piú di lei.

Sul lato sinistro della foto c’é Ninetta. Era sempre cosí fina, cosí fiera delle sue orecchine di perla! Ha sposato un ricco fabbricante nell’anno successivo; hanno avuto un’unico figlio. Suo marito la tradiva con chiunque, e lei nascostamente beveva. Poi con la guerra hanno perso tutto. Sai, cosa é successo, quando diventarono morti di fame? Ninetta ha ripreso a vivere. Ha smesso di bere, per anni ha cucinato dal nulla e non si é fermata finché non ha fatto prendere a suo figlio la laurea in medicina. Suo marito é morto nel giro di pochi anni per la perdita di suo patrimonio, ancora prima che suo figlio si laureasse. Il figlio ha trovato lavoro a Torino, ha portato con sé anche Ninetta. In qualche anno mia amica possedeva il miglior negozio di cappelli in cittá. Se ne é andata cinque anni fa; per Natale mi scriveva sempre. Guarda, la foto dei suoi nipotini sta lí sull’armadio, e quello lí é suo figlio.

Seduta per terra sta mia miglio amica Liliana. Madonna, lei sí che era una ragazza irregolare! Scherzosa, dalle risate inaspettate; se le passava per la testa, si metteva a ballare in bel mezzo della strada, noi stavamo morendo dalla vergogna. Mia madre una volta mi ha minacciato di impedirmi di incontrarla ancora se non cambiava atteggiamento. Da allora Liliana stava seduta alla messa sempre con lo sguardo a terra, immobile. Mia madre poverina, se avesse saputo che quella leggeva sotto il banco! É diventata scrittrice, e anche dopo faceva sempre quello che voleva. Si é innamorata pazzamente in un pittore che poi si é suicidato. Liliana non era piú sé stessa per un lungoperiodo, poi a un certo punto ha sposato un ingeniere che l’ha portato nel Sud-America. Mi scriveva delle lettere fino alla sua morte, e penso che tutto sommato abbia avuto una vita felice.

Ma sicuramente non quanto io: ho mia nipotina qua con me e lei non si annoia di ascoltarmi!

ancora 31 gennaio 2010



31 gennaio 2010





26 gennaio 2010

Oggi sto pensando al mare tutto il tempo; vorrei stare seduta sulla spiaggia, immersa nel bell'odore del mare, ovviamente sotto il sole d'estate. Ho dovuto uscire per forza due delle mie foto preferite, scatatte sulla spiaggia.



La prima l'ho comprata a Palermo al mercato delle pulci in Piazza Marina. La cosa che mi piace di piú in assoluto in questa foto é il movimento appassionato che la donna in mezzo fa con la mano, e poi la signora sul lato sinistro lí dietro che sta guardando la compagnia sorridendo.





L'altra foto me l'ha regalata mio amico Albert, lui mi trova sempre delle cose stupende. Questa é stata scattata in Francia, l'ha spedita la piccola Suzette ai nonni. Ogni tanto mi chiedo quale puó essere Suzette nella foto. Mi piace pensare che sia quella al centro col sorriso un po' furbetto e col cappello storto; alla sua destra, piú in basso c'é una ragazza in un abito bianco e con le codine, dietro di lei alla sua sinistra un ragazzo con una fasciatura intorno al viso.

Sei tu quella, piccola Suzette?

19 gennaio 2010

Negli ultimi giorni ho sognato diverse volte di mia nonna. E’ passata un anno e mezzo fa, proprio un mese prima della nascita di mia figlia che avrebbe voluto vedere tanto. Oggi ho uscito alcune delle sue cose preferite, sperando che me la riportino per un po’.

Non é successo.









Saluti

Quando ho cominciato di scrivere il mio blog in ungherese, prima pensavo di tradurrlo anche in italiano, poi ho rinunciato. Ora invece sembra che sia arrivato il momento di farlo: grazie a mio marito, a Maria Rita e alle ragazze che mi incoraggiavano: Mammagiramondo del blog Viaggiare é il mio peccato!!, Daniela nella Vetrina sul mondo, Penny del Mondo in Due Penny e Rosa del Filo che crea. Vediamo cosa ne esce... e perdonatemi per tutti gli errori (grammatici e ortografici) che faró!